Lavorare come équipe (oltre le positive relazioni nelle riunioni)
La capacità di lavorare "in équipe" non si esaurisce nella capacità di relazione costruttiva negli incontri e nelle riunioni. Nelle strutture comunitarie è necessario saper lavorare come gruppo, "come équipe": questa capacità è il 50% della professionalità !

Fondamentale è essere coerenti con l'impostazione di base, secondo le finalità e gli obiettivi"ruminati" in équipe: passare, cioè, dalla teoria alla pratica, dall'intesa razionale all'intesa operativa. E', in parole semplici, andare d'accordo!
Fondamentale nel lavorare in gruppo è la capacità di condivisione, di solidarietà, di sussidiarietà, di organizzazione.

Non è necessario essere amici: addirittura qualche volta questo può creare alleanze rigide e scarsa oggettività di valutazione. È necessario invece avere fondamentale stima reciproca, accettazione della variabilità motivazionale propria e dei colleghi, rispetto dei ritmi personali, valorizzazione delle capacità altrui. È molto importante il rispetto dei ruoli e delle regole fondamentali stabilite, la sincerità nei rapporti, l'aiuto reciproco anche oltre il puro diritto.

L'armonizzazione delle differenze e la sdrammatizzazione dei conflitti contribuiscono a creare l'indispensabile clima favorevole che è la sostanza della vita comunitaria.
L'esasperazione sulla diversità di impegno, sulla gravosità del carico di lavoro proprio rispetto a quello di altri colleghi, sono invece spesso fonte di tensione nel gruppo e frustrazione a livello personale.

Bisogna avere positive relazioni nel lavorare insieme: evitare di lasciarsi andare all'insoddisfazione generalizzata, alla sfiducia in sé, alla dipendenza, alla ricerca ansiosa del consenso.
Bisogna evitare l'istintiva rimessa in discussione delle decisioni concordate e il perfezionismo esasperato, stemperare l'aggressività e la critica, non ritenersi indispensabili, non fissarsi su obiettivi troppo personali.
Gli altri possono imparare da noi, ma anche noi dagli altri. E questo non è dimostrazione di incapacità, ma di vera intelligenza.