Per una vera solidarietà
Riflessioni Consigli
L'handicap è relativo anche alla mentalità e alle scelte del contesto sociale in cui si vive.

Il portatore di handicap è soggetto di diritti, non oggetto di concessioni.

Il portatore di handicap desidera essere trattato come persona; e, se adulto, come persona adulta.

Non vuole compassione, perché la commiserazione è deprimente ed emarginante.

Non vuole essere in vetrina.

Ha bisogno, come tutti, di comunicare e cerca chi lo ascolta: è felice, come tutti, se qualcuno gli dà un po' del suo tempo.

Il portatore di handicap non ha vita facile. Spesso è più buono e felice degli altri. Ma se per caso avesse un comportamento "scomodo", non stupiamocene. Noi saremmo uguali o peggiori.

Anche l'handicappato grave può avere la sua "normalità", quella essenziale: vivere felice con sé, con gli altri e con le cose.
Vivi con lui un'esperienza di vita: non erigerti ad educatore o istruttore

Non aiutare mai senza chiederti se vuole essere aiutato

Né per fretta, né per efficienza, né per spirito di servizio, non sostituirti se lui può: dopo anni di impegno è orgoglioso di saper fare da solo

Aiuta senza dare nell'occhio... e nell'orecchio

Rispetta la sua privacy e ricorda che per tutti è obbligo morale mantenere il "segreto professionale"

In particolare con chi ha problemi è più importante il tuo modo di essere e di comunicare che il tuo fare

Per quanto puoi, opera perché il mondo sia prima di tutto per chi è più debole: smontiamo le barriere umane e architettoniche che ci sono ancora nella nostra società.

Conclusioni

Il volontariato con le persone con handicap è il volontariato più facile!
Ogni tipo di volontariato è dare e ricevere: ma vivere con l'handicappato serve più a te. Soprattutto ti fa capire i valori essenziali della vita!