Divergenze/convergenze centri residenziali/centri diurni

CONVERGENZE

Le convergenze, che qui si riassumono in poche righe, sono fondamentali. Riguardano:

  • impostazione dei Centri come Comunità
  • valorizzazione dell'età adulta degli ospiti
  • non provvisorietà nel Centro
  • profonda accettazione del disabile: dei suoi limiti fisici, intellettivi , psichici e nevrotici
  • obiettivo fondamentale: il benessere del soggetto
  • alleanza: importanza della relazione, dell'empatia, e della comunicazione non verbale positiva
  • partire da ciò che piace, da ciò che sono capaci di fare
  • rapporto affettivo corretto, ma significativo
  • approccio fondamentalmente psicologico: importanza del rapporto terapeutico indiretto, cioè in contesto favorevole
  • metodologia dell'animazione
  • progettualizzazione dell'evoluzione e del positivo: attualizzare (concretizzare le potenzialità) e generalizzare (allargare le capacità acquisite in ulteriori campi paralleli) attraverso continua osservazione e propositività creativa
  • importanza essenziale dell'accordo tra gli operatori
  • organizzazione interna della comunità e impostazione del lavoro di équipe
  • rapporto strutturato e regolamentato con i familiari
  • collaborazione organizzata e valorizzante dei volontari
  • collegamento con la rete dei servizi territoriali e con il territorio

DIVERGENZE

Centri diurni Centri residenziali
Presa in carico parziale Presa in carico globale
Operatori accolgono - congedano Giovani accolgono - congedano
Più tempo strutturato Più tempo libero
Relazione prevalentemente con oggetto intermediario Relazione prevalentemente diretta
Stare "con", ma anche "per" Più stare "con"
Valorizzazione anche del "cosa si sa fare" Soprattutto del "chi si è nella relazione"
Importanza delle attività Importanza dei servizi comunitari
Obiettivi: attualizzare - generalizzare più capacità di autonomia operativa e psicologica Obiettivi: attualizzare - generalizzare più capacità di autonomia personale, affettiva, etica
Operatori tutti compresenti: comunità operatori, corresponsabilità immediata Operatori distribuiti su turni: poca compresenza, solitudine, più responsabilità personale
Più uniformità degli operatori nelle relazioni con i giovani Meno uniformità degli operatori nelle relazioni con i giovani
Meno necessità di consegne scritte Più necessità di consegne scritte
Meno differenza ruoli professionali Più differenza ruoli professionali: educatori, ASA,i nfermieri
Meno importanza dell'équipe perché c'è confronto immediato Più importanza dell'équipe perché non c'è confronto immediato
Meno difficoltà di gestione dei problemi affettivo - sessuali Più difficoltà di gestione dei problemi affettivi - sessuali
Giovani con tempi di presenza fondamentalmente uguali Giovani con tempi di presenza spesso diversi (sabato - domenica, ferie, attività in Centri esterni, ecc.)
Impegno/ tempo dato/ graduatoria indicatori qualità dei servizi per i familiari: attività, interventi igienico -sanitari Impegno/ tempo dato/graduatoria indicatori qualità dei servizi per i familiari: interventi sanitari, igienici, attività
Intervento psicoterapeutico indiretto e di gruppo Anche terapia diretta ed individuale
Eventuale rapporto critico con la "famiglia attuale" Eventuale rapporto critico con la"storia familiare" e con il Centro Diurno che frequentano
Familiari con ansia per prospettive Familiari con ansia soprattutto per sensi di colpa
Familiari che riconoscono i compiti specifici degli operatori (minor competitività) Familiari che mettono in discussione la competenza degli operatori (più competitivita)
Volontari più"operativi" Volontari più "relazionali"
Rapporti col territorio più occasionali Rapporti col territorio più continuativi